Ladri in casa di lunedì mattina in una ora (dalle 9,30 alle 10,30) passata fuori casa a far la spesa in una via centrale di Savona…Lo avevo scritto nel mio post precedente che non mi fido di tutti, e questi ladri mi hanno portato via pezzi di ricordi.
Rabbia tristezza buio senso di impotenza odio allo stato puro, vorrei possedere una mazza da baseball per frantumare l’impertinenza di queste persone senza regole, senza remora alcuna di poter forzare la porta per entrare in casa d’altri. Sono pervasa dal desiderio di vendetta modello Kill Bill. La vendetta è il sentimento più sano che mi ha animato in questi giorni, proprio perché non riesco a recuperare alcuna giustificazione al gesto di questi mentecatti.
Ho cambiato la serratura, ho una altra chiave, una chiave speciale che mi ha permesso di trovare un valido utilizzo per tutta questa rabbia che ho provato. Perché non sono riuscita a far scorrere dentro di me se non rabbia acuta, ma non ho più intenzione di farmi avvelenare da tutta sta schifezza. Non lo merito.
Ho cambiato ulteriormente dentro di me i codici di valutazione delle persone. Se prima potevano entrare tutti nella mia vita, adesso no. Ho sostituito la chiave! E’ stato un movimento naturale: per giorni mi sono immersa nel rancore, avevo paura di tutti, pensavo di avere sbagliato io, di non essere stata capace di tutelarmi.
Poi un nuovo piccolo pensiero quando il fabbro mi ha consegnato la chiave. Sono diventata quello che sono oggi lottando strenuamente, pochi regali da parte della vita, tanti miglioramenti grazie a sforzi, fatiche, molto materiali, ma la vera differenza l’ho sperimentata nell’imparare a usare la testa.
La mia testa per me, per la mia vita, per portare a compimento i miei progetti.
Oggi non voglio più permettere agli altri, qualsiasi grado di vicinanza abbiano con me, di entrare dalla porta della mia persona, senza prima chiedere permesso. Quella porta la aprirò solo io a chi mi rispetta, a chi non racconta bugie, a chi non mi estorcerà favori ed appoggio -facendo la vittima- chiedendomi poi perché l’abbia aiutato e non eliminato.
Ci sarà sempre qualcuno che non avrà rispetto in nome di una qualsiasi giustificazione; spero che non mi fermi o blocchi fisicamente, perché fino a che avrò la testa non mi arrenderò.
E’ tutto così faticoso perché la rabbia dei ladri in casa non è solo scaturita da loro, ma è legata ad infinite altre situazioni, in cui non sono riuscita a fare rispettare i miei confini.
Grazie ai ladri ho capito quanto valgo; con la mia chiave nuova entro in stanze rinnovate, assegnate alla mia persona, alla stima in me stessa, al coltivare amicizie consistenti, autentiche.
Nella vita quotidiana sono la Kill Bill di me stessa, mi sono vendicata della mia presunta debolezza, spazio alla nuova Giovanna, che ha fatto razzia di brutture per lasciare spazio solo alla felicità. Grazie ladri!