Orientamento sotto il sole!
Orientamento sotto il sole, perché credo sia quello più naturale l’orientamento fatto sotto l’ombrellone al mare, in cui i genitori si concedano in maniera autentica di esprimere dubbi, perplessità, vuoti sul futuro dei loro figli a livello scolastico e professionale. Non si è a conoscenza della possibilità di costruire un profilo individuale dei figli, di aiutarli ad identificare limiti e punti di forza, per muoversi nel futuro. Magari meglio rivolgersi a professionisti e non a test veloci on line o consulenti fasulli…
Orientamento ad inizio estate quando si svolgono gli esami…scuole medie…scuole superiori… Per i figli gli esami sono prove di vita, di messa in discussione, di superamento di un ostacolo. Dentro provano emozioni nuove, diverse, hanno bisogno di essere aiutati a decifrare quello che sentono.
I genitori sanno che nessuno ragazzo rischierà la vita affrontando un esame, anzi potrebbe essere una possibilità di arricchimento, eppure alcuni genitori colgono l’occasione per far esplodere la loro ansia, angoscia, nei confronti di qualsiasi tipo di difficoltà (sembra non ci sia differenza tra il non trovare il modello di scarpa che si vorrebbe e il dover fronteggiare una grave malattia). Quella stessa ansia viene riversata sul figlio, costringendolo talvolta a vivere tutto (anche l’esame) con pesantezza e negatività, illudendolo che nella vita non si siano difficoltà o se ci sono ci si può imbottire di psicofarmaci per non sentire quello che avviene intorno. Genitori che annullano il livello di frustrazione che potrebbe provare il figlio, anche semplicemente per un voto non soddisfacente, che talvolta vorrebbero eliminare i professori che fanno studiare i loro figli.
Alcuni adulti sembra preferiscano vivere in un mondo scontato, prevedibile , in cui non succede niente, ma almeno è tutto in scaletta. Difficile applicare la stessa categoria di pensiero al futuro dei figli. Inoltre i figli quale grado di libertà possono recuperare e pretendere per la loro stessa vita? che cosa gli viene concesso dagli adulti?
Per la scelta della scuola superiore scattano talvolta intrighi internazionali per la sezione migliore, per quella in cui si studi di meno, quella in cui si studia di più, in cui magari siano state eliminate materie scomode quali il latino. Mio figlio mi dice che non farà mai come me che durante l’estate della terza media frequentai un corso di latino per avvicinarmi ad una materia mai conosciuta!
I genitori non dovrebbe intendere lo studio come ragione di sofferenza, ma come possibilità per creare strutture dentro una mente in cui tanti contenuti vanno ancora inseriti, organizzati. Le materie di studio fanno parte delle fondamenta della casa della testa dei figli, sono strade che permettono di conoscere l’ambiente circostante, sono mappe che fanno orientare…
Se i figli non riescono a studiare, bisogna cercare di andare oltre la questione del l’interrogazione, dell’esame, del voto, non esiste solo la scuola con gli allievi, gli allievi sono persone! Bisogna orientarli a vivere, ad essere consapevoli e presenti nella loro stessa vita, non indurli a nascondere il diario, il voto, il libretto perché vi ritengono pessimi interlocutori….
non tutti sono obbligati a fare i genitori, chi non ha capito che poteva scegliere se diventarlo o meno, almeno con i figli davanti agli occhi, valuti la possibilità di farsi aiutare nel gestirli da un esperto esterno alla famiglia!
L’orientamento è un indicare ai ragazzi un ventaglio di possibilità di vita, che spesso richiedono anni per attecchire e per crescere, per diventare stabili. Gli alberi ne sono un ottimo esempio, le radici si strutturano negli anni, anche se non sempre le radici scelgono i luoghi da cui partire.