Preferirei, è preferibile la scelta psicologica, saper scegliere, riuscire a farlo, prendere una posizione, ciascuno di noi dovrebbe essere messo nella condizione psicologica di poter scegliere. Io preferisco scegliere.
Preferirei non aver trovato sulla mia strada quelle donne di mezza età che non si sono mai assunte alcuna responsabilità e che vanno in giro ad esprimere giudizi peraltro non richiesti, mettendosi la maschera dell’ “essere madri”. Mi dispiace non siete credibili, poi almeno foste capaci di farlo da sole senza appoggiarvi all’inutile e fantomatica amica del momento. Di manuali in commercio ne esistono tantissimi, nel momento del bisogno li consulterò!
Preferirei non avere incrociato persone vuote, inutili, false, spregevoli, perché non le ritengo condizione necessaria e sufficiente per la mia crescita. Certo in futuro cercherò di applicare maggiori criteri di selezione e filtri protettivi più confortanti per me.
Sarebbe preferibile non soffrire mai, ma la vita questo non lo concede a tutti. E’ davvero difficile prendere atto del dolore di alcune persone, di non poter davvero fare niente. Almeno non vedere che esiste chi riesce a specularci sopra, con fine ultimo di farsi pubblicità.
Preferirei non dover dire No, a mio figlio in primis! non mi stancherò mai di ripetere che i no servono a costruire i confini propri e altrui, a strutturare le persone, a proteggere, a difendere. Detesto quei genitori che pensano di dover decidere al posto dei figli, privandoli della loro libertà. Vedere la luce dell’autonomia, dell’essere capaci di gestirsi da soli, negli occhi dei bambini e dei ragazzi è uno degli aspetti che più ripaga della fatica fatta.
Preferirei non esser stata esposta “al dover esser buoni e rispettosi”: oggi non accetto più di rispettare persone che non hanno alcun rispetto. A costo di piccole e grandi battaglie!
Preferirei non esser così dura, così giudice severa di me stessa, imparerò a perdonarmi più errori, a concedermi più possibilità di riuscita .
Quanto vorrei imparare a stare zitta, a far finta che vada tutto bene, ma non ci riesco. Lo schifo che sperimento a tratti è il miglior carburante per i miei articoli.
Sarebbe preferibile non esistesse la violenza familiare, ma siccome molte donne non sono state abituate a riconoscere chi le usa, le sfrutta , scambiando per amore gesti che poco per volta le ridurranno prigioniere di un uomo che le userà, abuserà, facendole pure sentire colpevoli e responsabili per le brutture che subiscono. Forse sarebbe il caso di dispensare più protezione e soprattutto fornire più possibilità di cura psicologica (attraverso trattamenti di psicoterapia ) che contrastino e che modifichino quello che non hanno ricevuto nella crescita e nella dotazione ricevuta dalla famiglia d’origine.
Preferirei fossimo tutti capaci di sognare, di credere nei nostri progetti, di avere la forza di perseverare e di attuare quello che abbiamo dentro la testa Che tutti ci sentissimo in diritto di avere la nostra dose di felicità, pur in un mondo non perfetto.
Sarebbe preferibile sparissero i falsi sognatori, quelli che si aggrappato a storie esistite diversamente pur di non prendere contatto con il vuoto dentro. Non è colpa loro, lo so, ma bisogna che qualcuno si prenda la briga di farglielo capire che stanno consumando la vita sul braciere dell’illusione, mentre gettano la responsabilità sull’altra, sugli altri e non vedono la propria incapacità, meschinità, pochezza.