Non mi stupisco se …
Episodio 1 – Mario e le sue donne (Luisa: compagna attuale, Gemma: ex moglie, Erminia: figlia)
Luisa riceve uno splendido bacio carico di affetto e di riconoscenza da Erminia – in procinto di partire per una breve vacanza con il suo ragazzo. Questo bacio dimostra quanto Erminia si sia liberata dai condizionamenti materni, a dispetto di tutto l’odio e la mancanza di rispetto che Gemma ha cercato di buttare addosso a Luisa, riversandolo in piccoli atteggiamenti quotidiani nella morbosa vita a due con la figlia. Erminia è finalmente pronta per pensare a sé, a prendere le distanza da una madre che pensando di distruggere la figura dell’ex marito come padre, non ha fatto altro che rivelare la sua mal definita meschinità! Quanti figli rischiano di essere travolti dai problemi di coppia, perché non esiste la cultura della prevenzione, perché ancora ad oggi non si utilizzano le possibilità di intervento di strumenti quali la mediazione familiare, la terapia di coppia e la terapia familiare. Tanti si aspettano che la legge, i giudici, operatori vari risolvano questioni umane ed emotive cha mai nessun codice potrà definire. Tanti non vogliono vedere l’inconsistenza, il disagio più o meno sotterraneo, la mancanza di equilibrio nei familiari, negli amici, nei vicini di casa …perché? è più comodo così?
Episodio 2 – Lorenzo il quindicenne
Lorenzo in una sera in cui si ritrova la casa libera, proprio perché i suoi genitori si sono organizzati per andare fuori a mangiarsi una pizza, pensa bene di buttare un pacco intero da 500 grammi e mezzo di un altro di pasta per lui ed il suo amico. Avanzando ovviamente e sprecando pasta e condimento, riversando l’uovo della ipotetica carbonara dovunque sul piano di cottura, sul tavolo e dintorni, anche sul divano! Sua mamma ha provato odio puro nei suoi confronti, dalla delusione verso il figlio ha litigato con il marito ed il papà in preda alla furia per il gesto di noncuranza di Lorenzo ha sfogato la sua rabbia nella pulizia minuziosa della cucina e sala sullo stile di una casalinga disperata.
Tutti vorremmo avere figli perfetti. Ma difficilmente cogliamo l’incompiutezza dei nostri, senza prima aver fatto una attenta analisi di quella degli altri. Che poi il figlio perfetto non esiste per definizione, ciascun figlio è bello, spettacolare e unico proprio per le sue particolarità incompiute, che aspettano solo di trovare la loro via di espressione unica.
Episodio 3 Elena ed i servizi sociali
Elena la giornalista rimane un po’ spiazzata di fronte alle richieste di articoli che uomini e donne le chiedono di scrivere al posto loro. Sono storie che testimoniano che casi di non funzionamento nei Servizi Sociali esistono. Se non è opportuno generalizzare, non va neanche bene non sottolineare le diversità di competenze e professionalità tra i vari operatori. Alcuni tipi di incarichi professionali non annullano la cattiveria insita negli esseri umani, che rischia di esprimersi schifosamente andando a colpire ovviamente i più deboli o meglio coloro che tali si sentono essendo inseriti nella casistica da seguire, non godendo quindi di piena autonomia decisionale.
Anche i casi di violenza sulle donne presentano tante imperfezioni nella gestione, la più banale è l’utilizzo della mediazione familiare!!! Proposta ovviamente dagli operatori dei servizi e delle forze dell’ordine …
Episodio 4 Stella e l’estate non solo tempo di vacanza
Non tutti possono o riescono ad andare in vacanza. L’aspetto più triste riguarda le persone che non possono andare e si sentono inadeguate, sfigate, diverse. Andare in vacanza è facile; meno facile vivere dignitosamente la vita di tutti i giorni senza spegnersi dentro a poco a poco e rendersi conto che la vera ricchezza non è l’ostentazione estemporanea ma la consistenza nella vita quotidiana.
Episodio 5 Attenti al lupo
Quando in città, in una bella casetta subito fuori dal centro, dove ci sono cinque pecore in giardino arrivano i lupi e purtroppo fanno una strage, cala una atmosfera di sgomento, turbamento e confusione. Il lupo esiste, si muove in mezzo a noi, e non solo in senso metaforico. Bisogna imparare ad avere buoni confini per proteggersi, anche se non sempre in tale atteggiamento mentale si possono poi contrastare le avversità della vita, talvolta davvero fuori controllo.