Non soffrire nel pensiero
I pensieri sono importanti per gli esseri umani e fondamentale sarebbe poterli creare liberamente: nel senso di formularli in base allo stato d’animo a seconda di quello che succede nella vita quotidiana.
Molte persone, che poi arrivano in studio da me, restano imprigionate in quello che loro pensano essere le conseguenze dei loro pensieri e dei corollari che creano perché scatta la dinamica del giudizio e della valutazione.
Oppure perché troppo attivate a livello individuale, dentro la loro stessa testa , dal circuito di pensieri, vanno in tilt, si angosciano perché prendono velocità e non riescono più a gestirsi. Hanno bisogno di uno stop, o di una diversa regolamentazione.
Imparare che il pensiero può essere anche negativo, riferito a persone inutili che ci stanno attorno ma non per questo sentirsi cattivi se pensiamo male; o se addirittura subiamo una oppressione o uno sgarro, una cattiveria e dentro osiamo di pensare che noi quella persona infestante non vorremmo proprio vederla mai più.
Nei pensieri della Psic che pubblico tendo sempre ad estremizzare le sensazioni e le parole perché così so che raggruppo una più vasta gamma di sfumature di pensieri umani: molti ci si ritrovano dentro, anche se quasi sempre non sono riferiti a situazioni che mi sono capitate. Certo per il lavoro che faccio ho a disposizione molto materiale, per esempio se entro in un bar e mi pongo in condizione di ascolto sono in grado di riportare sul mio taccuino decine di pensieri.
Sono contenta quando le persone che li leggono si auto assolvono, perché il mio pensiero serve a restituire loro libertà , libertà dal giudizio altrui, dalla valutazione dei genitori, dei familiari e soprattutto si affrancano da quella maledetta tendenza umana di buttare sugli altri responsabilità proprie. E quindi il mittente è finalmente libero di sentirsi leggero e non incolpato di avere fatto azioni mai neanche minimamente pensate.
La mente umana quando soffre genera mostri, che riversano confusione sugli altri.
<Anche per quelli che nonostante l’età adulta non credono ci sia mai una loro responsabilità per quello che a loro accade, anzi incolpano pure gli altri di farli tanto soffrire, esiste una possibilità di cambiamento. Dovreste farvi aiutare per evitare di risultare infestanti verso le altrui vite, inoltre meritate di vivere un po’ meno inquieti>
E poi restano le presenze, persone di cui devi accettare l’esistenza ; di cui hai perso pure la voglia di parlare, perché nonostante continuino a provare farti del male per te non ci sono più. Allora i pensieri sono solo per te, per esprimere l’immensa felicità che la vita ti riserva nel vivere serena, nel trasudare gioia, nell’esprimerla tutti i momenti della vita quotidiana, e se altri non capiscono perché non sanno usare la testa e ci provano ad accusarti di essere insensibile verso loro che ti infestano allora vale sempre l’intramontabile “francamente me ne infischio”. I pensieri sono liberi finalmente di trovare una loro strada nelle relazioni più belle, che sono quelle che si scelgono con il cuore!